Visita alla Scarzuola

Visita alla Scarzuola
Visita alla Scarzuola

Il suggerimento di oggi è la visita alla Scarzuola, un tesoro nascosto nel cuore dell’Umbria. Precisamente,  nel comune di Montegabbione, nascosta tra le colline umbre nella località di Montegiovane. Potremo trovare un eccentrica  costruzione  che prende il nome di Scarzuola o Città Ideale .

Visita alla Scarzuola: cenni storici

Questa surreale ed eccentrica costruzione  è famosa,  per essere stata, un tempo, dimora del poverello di Assisi.

La storia  ci  narra infatti che, nel 1218 San Francesco, costruì una capanna nel punto in cui aveva piantato una rosa e un alloro e da cui era sgorgata miracolosamente una fontana.

La capanna fu realizzata con una pianta palustre di nome Scarza, da cui deriverebbe il nome Scarzuola. Successivamente, per ricordare,il passaggio del poverello, i conti di Marsciano vi fecero costruire una chiesa e poi di seguito, un convento.  Entrambi  gli edifici, vennero, affidati ai Frati Minori, che vi rimasero fino agli ultimi anni del Settecento.  A questo punto,  ne presero possesso i marchesi Misciatelli di Orvieto. La chiesa divenne così, a partire dal 1243 e per quasi sette secoli, patronato e luogo privilegiato di sepoltura dei conti di Marsciano e delle loro mogli.

Nella seconda metà del Novecento, più precisamente nel dicembre 1957, l’architetto milanese Tomaso Buzzi acquisì la proprietà dell’intero complesso.

La Scarzuola, sarà quindi, il luogo in  cui  Tomaso Buzzi darà vita alla  sua Città Ideale.  Una stravagante costruzione che lo rappresenti e lo appaghi.

LA SCARZUOLA

Nel 1956,  come detto,  il convento e tutta la proprietà circostante vennero acquistati dall’architetto milanese Tomaso Buzzi.  Qui,  edificò una straordinaria costruzione surreale: la Città Ideale

Dal 1958 al 1978, l’architetto progettò e costruì, nella piccola valle, alle spalle del  convento, una grande scenografia teatrale che egli definì “un’antologia in pietra”. Quest’opera  rimarrà, volontariamente incompiuta. Essa gli  permise il recupero di esperienze visive del passato:Villa Adrian, Villa d’Este (Tivoli), i sette edifici nell’Acropoli (Partenone, Colosseo, Pantheon, Piramide, Torre dei Venti, Tempio di Vesta, la torre dell’orologio di Mantova) e Bomarzo.

Il complesso si sviluppa dentro una spirale formata dai pergolati.

All’interno di questi vi è un asse verticale che dalla statua scheletrica del Pegaso, attraverso un sistema di terrazzamenti, conduce a un anfiteatro. Da qui  gradualmente al teatro agnostico, al teatro erboso, per finire alla torre colonna rotta. Un asse orizzontale delimitato a sinistra dal teatro delle api, al centro dal palcoscenico il labirinto musicale, e a destra dalla città ideale,  al culmine, l’Acropoli.

Una contraddittoria relazione  viene a stabilirsi tra l’antico convento e le intellettualistiche fabbriche del teatro,. Esse sono infatti, sovraccariche di simboli e segreti, di riferimenti e di citazioni. Che vanno  dalle allusioni a divinità sia pagane sia cristiane, ai ricordi delle Ville di Plinio, al “AB OLIMPO” di Montagna, al Hypnerotomachia Poliphili di Frate Colonna, alle idee non concretate di Francesco Borromini e Filarete

La complessa simbologia creata da Buzzi ,permette di individuare una seconda interpretazione dell’intero complesso urbano. L’intricato percorso iniziatico, l’incontro con le figure che popolano la città, simboleggianti i diversi aspetti della psiche, infatti, porta gradualmente il visitatore a una maggiore consapevolezza di se. Il tutto tramite  un metaforico percorso di rinascita, che scende nelle parti più profonde e buie dell’inconscio, e che  poi arriva all’Acropoli, simbolo della piena realizzazione del Sé.

Alla morte di Buzzi, nel 1981, la città era stata realizzata solo in parte ma, grazie agli schizzi lasciati, l’erede Marco Solari terminò l’opera

Le nostre conclusioni

Il nostro interesse per questo magico posto, è altissimo. In esso si fondono moltissimi elementi che ci incuriosiscono. Spero che anche voi visitandola proviate le stesse emozioni. Dalla vista alla Scarsuola, vi sembrerà strano, ma sono riuscita a rubare alcune idee da inserire nel mio giardino. Chissà che anche a voi, non vi verrà voglia, di portare a casa  qualche spunto per impreziosire i vostri spazzi esterni. Per la ricerca di eventuali materiali in pietra, coccio, gesso e ferro, potrete consultare il nostro shop on-line

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