Museo Gerardo Dottori trova la sua collocazione all’interno del museo civico di Palazzo della Penna a Perugia.
Palazzo della Penna un tempo residenza cinquecentesca della famiglia gentilizia perugina degli Arcipreti della Penna, e fu quindi anche la casa in cui Ascanio della Penna nel XVII secolo e agli inizi del XIX il suo bis-bis nipote Fabrizio collocarono le loro importanti collezioni d’arte, purtroppo smembrate nel 1875.
Ristrutturato nei primi dell’Ottocento, venne internamente affrescato dall’umbro Antonio Castelletti con temi ispirati al mito di Paride .
Dello stesso periodo sono anche le vedute ideali che si trovano all’interno della Stanza dei Paesaggi, opera del decoratore e scenografo Pasquale Angelini.
Il corpo espositivo del museo riguarda proprio come anticipato la collezione “Gerardo Dottori” (1888-1977).
Collezione composta da una ricca serie di capolavori del maestro futurista umbro, che fu lui stesso a donare alla comunità perugina.
Museo Gerardo Dottori e i futuristi umbri :
NUOVO ORDINAMENTO DELLA RACCOLTA PERMANENTE
Il nuovo allestimento, del Museo Gerardo Dottori è stato collocato al piano -1 del museo, espone 48 opere tra dipinti e disegni, oltre a numerosi documenti originali; tra queste figurano anche alcuni lavori di altri artisti futuristi umbri, come Leandra Angelucci Cominazzini, Alessandro Bruschetti, Enrico Cagianelli, Giuseppe Preziosi, che accolsero e interpretarono ciascuno a suo modo la lezione dottoriana.
Il percorso, articolato in sezioni tematicamente e cronologicamente ordinate, propone un excursus che comprende gli esordi, le prime sperimentazione d’avanguardia, la maturazione futurista e aeropittorica dell’Artista, la declinazione sacra del suo linguaggio e, infine, come sopra ricordato, gli effetti della sua “lezione” nella formazione di una nuova generazione di futuristi umbri. Il tutto arricchito da un folto apparato documentario e didattico del quale fanno parte lettere e documenti originali, fotografie, filmati, oltre che una sintesi bibliografica che testimonia il lungo percorso di studi grazie al quale, oggi, Gerardo Dottori può essere annoverato tra le voci più interessanti del movimento futurista.
Insieme ai grandi capolavori del Maestro – Trittico della velocità, Incendio città, Forze ascensionali, Autoritratto, Flora – il nuovo allestimento comprende anche un’enclave intitolata “I Dottori ritrovati”, dedicata alle nuove scoperte e ai confronti, nella quale a rotazione saranno esposte opere provenienti da collezioni pubbliche o private utili ad approfondire ulteriormente le tematiche dottoriane.
Museo Gerardo Dottori: le nostre impressioni
Come sempre vi consigliamo la visita di luoghi magici , che ci trasmettono sensazioni uniche. E vi invitiamo a condividere con noi ciò che vi trasmettono attraverso il nostro Blog
La visita al Museo Gerardo Dottori vi assicuro che vi farà apprezzare questo artista contemporaneo più di quanto immaginate. Infatti data la sua fortunata longevità sia professionale che anagrafica, il maestro si formerà a pieno nella conoscenza del disegno. Passerà da esercizi di copiatura di dipinti classici per poi piano piano trovare una sua dimensione all’interno della corrente futurista. Sono molte le opere che ci fanno capire e conoscere il percorso di maturazione del suo stile.
Uno stile futurista ma a modo suo, con la sua spiccata personalità che fuoriesce in ogni opera insieme al suo mondo, ai sui affetti e alle sue esperienze.
Vi invitiamo alla visita di questo magico Museo che oltre alle opere e alle storie futuriste dell’illustrissimo Gerardo Dottori è un luogo magico di suo. Un palazzo elegante che nasce sui resti di un anfiteatro romano.
Dopo la vostra esperienza di visita nel palazzo del XVII secolo e l’arte futurista, vi invitiamo a inviarci sul blog del nostro sito, oppure sui direct delle nostre pagine social Facebook,Instagram e Twitter, le vostre impressioni e magari spunti per confronti e discussioni sul tema .
Vi suggeriamo di richiedere una visita guidata per capire e comprendere a pieno oltre al Museo Gerardo Dottori anche il contesto che lo ospita